IPERTENSIONE E ALIMENTAZIONE L'ipertensione è una patologia molto diffusa nei Paesi occidentali e, quindi, anche in Italia. Molte persone ignorano di avere tale patologia finché non si sottopongono ad un controllo medico. Questo, purtroppo, avviene sia perché i sintomi sono poco specifici sia perché la patologia ha uno sviluppo graduale, per cui l'organismo ha il tempo di abituarcisi. I sintomi più frequenti dell'ipertensione sono, tra gli altri: - mal di testa - stordimento e vertigini - acufeni (fischi alle orecchie) - epistassi (perdita di sangue dal naso) - alterazioni della vista. L'unica prevenzione per l'ipertensione è il controllo periodico della pressione arteriosa. L'ipertensione può essere di due tipi: - primaria, di cui non si conosce la causa ma si parla di multi-fattorialità (familiarità, sovrappeso, stress, fumo, cattive abitudini alimentari ecc.) - secondaria, cioè legata ad un'altra patologia. Nel caso dell'ipertensione primaria è possibile provare a tenere sotto controllo la pressione senza farmaci ma correggendo le abitudini sbagliate. Accorgimenti importanti per il controllo della pressione sono, tra gli altri: - evitare alcolici e superalcolici - evitare il fumo - evitare bibite gassate e dolci - evitare insaccati e cibi affumicati - evitare dolciumi e bibite zuccherate - evitare fritture e snack vari - bere molta acqua - praticare regolare attività fisica - ridurre il consumo di sale - rientrare nel normopeso - seguire un alimentazione sana e varia.
Immagino che capiti nelle case di tutti ma da quando ho la bimba capita molto più spesso...
Mi ritrovo sempre delle banane che sono troppo mature per essere mangiate da sole.
Sono ormai 3 anni(gli anni della mia bimba) che sperimento il modo per utilizzare queste banane prima che sia troppo tardi.
Oggi ve ne racconto uno:
Pancake alle banane
Una banana matura
100 gr di farina di orzo o avena
150 ml di bevanda vegetale senza zuccheri aggiunti
un pizzico di lievito
Schiacciare con la forchetta la banana,
aggiungere la bevanda vegetale e amalgamare bene con la frusta.
Aggiungere poco alla volta la farina ed infine il lievito.
Mecolare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
L'ideale sarebbe far riposare l'impasto almeno 20 minuti.
Scaldare sul fuoco una padella antiaderente e versare una cucchiaiata di impasto,
appena si formano le bolle in superficie, girare il pancake e cucocerlo per per un minutino.
I pancake si possono accompagnare con frutta fresca e yogurt sciroppo d'agave o con una crema di frutta secca al 100% e frutta fresca, ovviamnete la scelta dipende oltre che dai gusti dalle necessità personali.
Rientra nei disturbi funzionali dell'intestino, è un disturbo eterogeneo i cui sintomi sono estremamente variabili, non solo per tipologia ma anche per frequenza e intensità.
Interessa il 10% della popolazione con maggiore prevalenza nelle donne e in individui tra i 20 e i 50 anni ed è un disturbo non grave ma che incide negativamente sulla qualità della vita.
Ne esistono 4 sottotipi:
Si presenta con dolore o fastidio addominale, l'intestino può essere stitico, diarroico o misto(quindi con alternanza di diarrea e stipsi). Il dolore migliora dopo l'evacuazione. Può presentare urgenza nell'evacuazione. Altri sintomi possono essere presenza di muco nelle feci e gonfiore addominale. Le cause non sono ancora del tutto note ma sicuramenti sono moteplici.
Tra i fattori che incidono sulla sindrome del colon irritabile abbiamo lo stress, la predisposizione biologica, presenza di disbiosi intestinale, lo stile di vita e le abitudini alimentari.
Possibili rimedi o comunque azioni che possono lenire la sindrome del colon irritabile invece sono:
Aprirei una parentesi per approfondire cosa è e come approcciare una dieta a basso contenuto di FODMAP.
La dieta low FODMAP da degli ottimi risultati, in termini di benessere, su persone che soffrono di IBS I FODMAP(fermentable oligo-, di-, mono-saccharides and polyols) sono carboidrati a catena corta che possono peggiorare la sintomatologie da alcune patologie intestinali come l'IBS. Sono molecole scarsamente assorbite dall'intestino che vengono fermentate dalla flora intestinale, da cui il peggioramento della sintomatologia (flatulenza, meteorismo, dolori addominali e crampi). Ogni individuo ha una diversa tolleranza a queste molecole.
I FODMAP sono:
Solitamente la dieta Low-FODMAP si sviluppa in tre fasi la prima fase prevede un'eliminazione quasi totale dei FODMAP, della durata di 3-6 settimane.
In questo arco temporale il miglioramento sintomatologico è tanto più rapido e pronunciato, quanto maggiore è la riduzione dei FODMAP rispetto alla dieta abituale. Nella seconda fase, di durata variabile, vengono reintrodotti progressivamente alimenti contenenti FODMAP, in quantità progressivamente maggiore, per testare la soglia di tolleranza del paziente. La terza fase si basa sui risultati ottenuti nel corso della seconda fase, arrivando ad una dieta che il paziente potrà gestire successivamente in maniera autonoma.
Per seguire in modo corretto questo tipo di alimentazione è ovviamente consigliato rivolgersi ad un professionista.
Oggi vi propongo una torta ottima per la colazione di tutta la famiglia,
perchè iniziare al giornata con una coccola fa bene all'umore.
Torta d'avena, cioccolato e nocciole
100g di nocciole
80 gr di fiocchi d'avena
2 cucchiai di sciroppo d'agave
un pizzico di sale
3 uova
60 g di zucchero di canna
200g di farina(75 gr di farina d'avena e 125 gr di farina tipo 0)
80 gr di fiocchi d'avena
1 bustina di lievito in polvere
50 ml olio di semi
120 ml di bevanda vegetale senza zuccheri aggiunti
50 gr di gocce di cioccolato fondente almeno al 70%
Frulliamo grossolanamente nocciole e fiocchi d'avena e mettiamoli da parte.
Montiamo bene le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, poi aggiungiamo lo sciroppo d'agave, l'olio e la bevanda vegetale, mescoliamo fino a rendere il composto omogeneo.
Aggiungiamo al composto, lentamente,la farina setaccciata con il lievito, le nocciole e i fiocchi d'avena. Infine uniamo le gocce di cioccolato e le incorporiamo delicatamente mescolando con un cucchiaio di legno. Versiamo l'impasto nello stampo rivestito da carta forno a 180 C per 40 min.
Il frutto del melograno, o melagrana, è molto famoso come potente antiossidante, impariamo a conoscerlo meglio.
E’ un frutto autunnale e matura a partire dal mese di Ottobre.
E’ originario dell’Asia occidentale da dove si diffuse in Europa(cresce bene nelle zone a clima mite).
Il nome "melograno" deriva dal latino malum ("mela") e granatum ("con semi”). La forma del melograno ricorda quella di una mela, ma all’interno contiene i suoi numerosi chicchi dal gusto leggermente acidulo e dal rosso brillante.
La melagrana è un frutto ipocalorico, contiene circa 80 calorie per 100 grammi, grazie alla concentrazione di acqua (circa l’80%) che è altissima.
Le altre sostanze contenute nel frutto sono zuccheri (13 g/100 g), fibre (3 g/100 g), proteine (1 g/100 g) e grassi (0,5 g/100 g).
Contiene una buona quantita’ di sali minerali,che sono principalmente rappresentati da potassio (250 mg/100 g), fosforo (22 mg/100 g), sodio (5 mg/100 g), magnesio (5 mg/100 g) e ferro (1 mg/100 g).
La sua ricchezza d’acqua e il suo contenuto di potassio lo rendono un alimento utile per depurare l’organismo e per stimolare la diuresi.
I melograni sono piuttosto ricchi anche di vitamina C (20 mg/100 g).
In autunno il suo contenuto di preziose vitamine ci aiuta a prevenire i malanni di stagione e a rafforzare l’organismo.
Il frutto del melograno è tra i più ricchi di antiossidanti(i quail servono a contrastare l’azione dei radicali liberi) . In particolare, è una fonte di flavonoidi che aiutano il nostro organismo a mantenersi in salute e a prevenire l’invecchiamento.
Inoltre questo frutto è benefico per il sistema immunitario, ci aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e ad abbassare la pressione sanguigna.
Il melograno si puo’ consumare semplicemente come frutto oppure in ricette dolci o salate(come ad esempio ingrediente di insalate) o piu’ semplicemente facendone delle spremute.
Nuovo studio a Bologna
Da Marzo mi potrete trovare di nuovo a Bologna,
in via Lemonia 2,
per prendere l'appuntamento potete contattarmi via email agli indirizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure potete contattarmi telefonicamente allo 0597105869.
Vi aspetto presso la nuova sede
Crema di nocciole (36%) al cioccolato
-250 gr nocciole
-170 gr cioccolato fondente 75%
- 170 ml bevanda vegetale
- 70 gr zucchero
- 30 ml olio di semi di girasole
Nel mixer tritate le nocciole e lo zucchero fino a formare un composto cremoso. Unite i pezzetti di cioccolato fondente e continuate a tritare.
In un pentolino versate la bevanda vegetale e l’olio e fate cuocere a fiamma bassa. Mescolate per un minuto in modo da far amalgamare bene il tutto e poi aggiungete il composto di nocciole e cioccolata continuando a mescolare senza mai arrivare a bollore. Dopo una decina di minuti circa, la vostra crema di nocciole al cioccolato sarà pronta: versatela in dei vasetti di vetro sterilizzato con chiusura ermetica e lasciate freddare. Ricordatevi di conservarla in frigorifero e consumarla in poco tempo, magari regalatene un vasetto.
Le vacanze di Natale si sono appena concluse e sicuramente ci saremo concessi qualche peccato di gola...
Buttiamo il passato alle spalle e riprendiamo le redini della nostra vita, non ha senso piangere sul latte versato: piuttosto concentriamoci sui nuovi obiettivi.
In fondo, quale momento migliore dell'inizio del nuovo anno per i buoni propositi? Gennaio è il mese giusto se vogliamo metterci in forma per l'estate. Non aspettiamo l'ultimo momento per poi ricorrere a diete estreme e poco salutari. Sfruttiamo questo nuovo inizio per identificare insieme eventuali punti deboli e comportamenti abitudinari che involontariamente determinano un'alimentazione scorretta o che precludono la buona riuscita di un percorso nutrizionale.
Imparate di nuovo a mangiare
Per prima cosa eliminiamo da casa tutti gli eventuali dolci rimasti... lo so non è facile ma l'obiettivo finale vi ripagherà del sacrificio.
Fate del movimento!
Riprendiamo l'attività fisica. Per chi non la praticava: è il momento di iniziare. Non bisogna per forza darsi agli sport “estremi” ma si può iniziare con delle camminate a ritmo veloce che siano però costanti.
Evitate gli alcolici
Riduciamo gli alcolici ed il consumo di sale. Facciamo attenzione ad idratarci correttamente.
Scegliete dei buoni alleati
E, perchè no, prendiamo appuntamento con un bravo Biologo nutrizionista ;)
Sei alla ricerca di una colazione leggera ma gustosa? Ecco una ricetta semplice!
Ingredienti:
175 gr di farina 00
75 gr di farina di farro
2 uova
35 gr di stevia
1 vasetti di yogurt bianco magro
15 gr di olio di mais
100 ml di latte scremato
1 bustina di lievito vanigliato
125 gr di mirtilli
totale 1450 kcal circa x 700 gr, quindi 207 kcal x 100 gr
Procedimento:
Mescolare molto bene la stevia con le uova (finché diventano chiare) poi unire l'olio, lo yogurt e mescolare.
Aggiungere la farina e il lievito a pioggia e il latte, quindi mescolare fino a rendere il composto omogeneo.
Amalgamare i mirtilli precedentemente lavati, asciugati e passati nella farina.
Versare nello stampo da plumcake(usare o quello in silicone o foderarlo con carta forno bagnata)l'impasto e infornare a 180° per 40 minuti circa.
Le castagne sono un frutto sano e nutriente.
Una volta erano parte integrante dell’alimentazione delle popolazioni montane: erano chiamate il “pane dei poveri”.
Le castagne sono il frutto del Castagno, una pianta arborea tipica delle zone temperate di Europa, Asia e Africa Occidentale. Si differenziano da quelle dell’ippocastano che della pianta sono il seme.
Sono un frutto autunnale ed il tempo della loro raccolta varia a seconda dell’area geografica. Inizia comunque verso fine Settembre.
Nutrizionalmente possiamo definire le castagne un’alimento base in grado di sostituire per esempio i cereali.
Le castagne fresche hanno 200 kcal per 100 gr e sono molto ricche di fibra, sali minerali e vitamine.
Essendo prive di glutine possono essere consumate dai celiaci, che possono trarne l’apporto glucidico di un intero pasto.
Contengono un importante quantitativo di fibra grazie al quale danno un elevato senso di sazietà.
Tra le vitamine che contengono possiamo trovare la vitamina C, la vitamina B (soprattutto B9) e la vitamina A.
La vitamina B9 (acido folico) è particolarmente consigliata per le donne in gravidanza o in persone che soffrono di anemia.
Tra i sali minerali di cui sono ricche le castagne, possiamo citare sodio (utile alla digestione ed all'assimilazione dei cibi), potassio (che ha funzione di antisettico), fosforo (importante per il sistema nervoso), calcio (fondamentale per l’ossatura) e magnesio (equilibratore dell’umore).
Le castagne possono essere consumate in diversi modi, sia crude che cotte: cotte sono molto più digeribili.
Le castagne si possono preparare per esempio bollite, al forno o sulla brace.
La farina di castagne è molto usata nella preparazione dei dolci (come per esempio il castagnaccio) e della pasta.
Il consumo abbondante di castagne è sconsigliato ai diabetici (visto il loro contenuto di zuccheri) alle persone che seguono diete ipocaloriche e alle persone che soffrono di colite.